NEL GELO E NEL FANGO

Domenica 02-02-2020  – Montecchio Maggiore

Non so se il giorno palindromo ( data che può essere letta a rovescio mantenendo il medesimo significato ) sia stato foriero di buoni auspici ma ho potuto visitare, e lo dico senza ombra di dubbio, uno dei più bei musei riguardanti gli anni della prima e seconda guerra mondiale che ci sono dalle nostre parti.

Liberiamoci subito dai ringraziamenti di rito : per chi l’ha proposta ed organizzata Sergio Dall’Alba Presidente della sezione fanti di Breganze, il proprietario del Museo Sig.Giancarlo Marin e le due guide Stefano Guderzo e Samuele Carlassara entrambi soci della sezione di Breganze.

Le guide o curatori museali come personalmente preferisco chiamarli preparatissime e soprattutto molto chiare nel presentare i vari argomenti, tanto chiare che tra la loro esposizione e la visita ai tanti ed importati reperti storici sono passate più di due ore senza che me ne accorgessi. Ho apprezzato molto le cose particolari, lo scritto, la divisa che non sempre si vede da altre parti, tra le molte armi  quelle dell’esercito russo che qualche reduce si è portato appresso, piccoli reperti della marina militare che qualcuno si chiede che cosa ci stesse a fare nella campagna di Russia, e poi la divisa dell’82° fanteria della divisione Torino, quella del mio papà che tra l’altro, essendo all’epoca al 5 anno di medicina, venne trasferito alle dipendenze dell’8° compagnia sanità, quella con le mostrine a pipa bordeaux.

Da non dimenticare l’omaggio alla Cavalleria con l’originale sella e puntale della bandiera, per poi farci stringere il cuore dai reperti della mostra itinerante nelle teche all’interno dalla sala museale.

Che dire poi dell’esterno, camion militari giganteschi, motrici italiane, jeep americane, moto sidecar tedesche, una locomotiva, un carroarmato, un G91 in bella mostra all’ingresso e poi anche la garitta dove mi sono fatto la più classica delle foto ricordando i tempi andati.

Sono luoghi preziosi, pieni di cose preziose, che dovrebbero essere meta e stimolo per i nostri giovani, curiosità nel ricercare ed approfondire momenti storici del nostro paese, dei nostri genitori, dei nostri nonni o avi più in là.

La storia è portatrice di esperienza di vita anche se non sempre questa conoscenza è stata sfruttata nel modo migliore, diciamo che in tanti casi non abbiamo studiato bene e non abbiamo meritato la sufficienza.

Mi auguro che questo Museo venga visitato sempre più spesso da giovani studenti, magari accompagnati  da quei professori di storia che solo pochi mesi fa hanno visto la loro materia sull’orlo della soppressione per incomprensibili motivi.

A corollario di queste righe le belle foto di Patrizia, la nostra Consigliera provinciale con la passione per la fotografia.

Grazie a tutti per la bella giornata

Romolo Giannini ( Presidente sezione anf Marostica )

Si ringrazia Patrizia Marangoni per le bellissime foto, non sono state tutte pubblicate perchè il museo merità veramente una visita.

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