3a FESTA PROVINCIALE DEL FANTE

(testo del curatore del sito)

– Il 28 settembre 2025 vede svolgersi la TERZA festa  provinciale del FANTE in Val Liona, piccola felice valle radicata dentro ad una corona di dolci colline, nel gruppo dei Berici, o, come dirà in testa al suo intervento il Presidente dell’Associazione Fanti della provincia di Vicenza, “perla incastonata in questi splendidi Colli Berici” . Lo stesso nome indica l’unione dei comuni di Grancona e di San Germano dei Berici, qui rappresentati dal sindaco prof. Maurizio Fipponi. Giornata perfetta non solo per il buon meteo, ma grazie alla grande e laboriosa preparazione su ogni dettaglio da parte della sezione ospitante, coordinata dal regista della Festa, il Presidente della sezione, segretario nazionale Flaviano Lovato.

Hanno arricchito e onorato la Festa le preziose partecipazioni della europarlamentare onorevole Elena Donazzan, del dottor Nicola Primucci in rappresentanza del Prefetto di Vicenza, il Presidente della Provincia dottor Andrea Nardin, il Consigliere Alessandro Marchetti in rappresentanza del Sindaco di Vicenza, il Maggiore Neal Murray in luogo del Comandante del SETAF-AF, ed infine il Presidente nazionale della Associazione Fanti architetto Gianni Stucchi.

Lo scenario ha acquistato particolare vividezza storico militare grazie al picchetto militare costituito dal gruppo “18° Arditi Monte Grappa”

Cerimonia e Festa si sono svolte secondo, potremmo dire, quattro fasi. Le prime tre, cerimoniali, iniziano con l’alza Bandiera, cui segue la Messa celebrata dal parroco don Dino Rampazzo per entrare nella terza fase con l’onore ai caduti, la deposizione della corona benedetta dal parroco  sul monumento a lato del piazzale antistante la chiesa, concludendosi con gli interventi dei preziosi ospiti.   La quarta fase è soprattutto festa, in un ristorante allo Spiazzo di Grancona.

Profondi, originali e coinvolgenti gli interventi degli illustri convenuti. Apre gli onori di casa il Sindaco che ricorda soprattutto il significato storico e patriottico della figura del fante, della necessità della memoria del valore della libertà ottenuta col sacrificio della vita di quanti oggi la società rischia invece di dimenticare.

Il Presidente dell’Associazione Fante della provincia di Vicenza, Antonio Sica, parla del dovere di ritrovarsi come Fanti di questo territorio vicentino, perché la Festa deve diventare il momento solenne “in cui si rinnovi il patto di fratellanza, poiché se oggi la Federazione Provinciale è tornata forte e coesa, è grazie al lavoro di squadra e alla determinazione dei fanti” di tutte le sezioni vicentine. Il Presidente ha sottolineato con enfasi la necessità del dialogo costruttivo tra tutte le sezioni della provincia e rivolgendo il cordiale saluto particolarmente ai presenti del gruppo Sezioni Arco Romano Pasubio, al suo Presidente Giovanni Casella e a tutti i Presidenti delle Sezioni di quel gruppo, ha evidenziato con forza che bisogna parlare del futuro dell’Associazione con fiducia, senza più volgersi al passato con le sue spinose difficoltà vissute, ma ad un futuro in cui si sia ancora più uniti. Ecco un passo molto significativo sul tema che sta certamente a cuore a molti Fanti : “L’esperienza dell’ultimo anno e mezzo ha dimostrato che la collaborazione funziona, e che molto è stato fatto. È vero, non è stato tutto “rose e fiori”, e ci sono state delle difficoltà, ma abbiamo raggiunto un’ottima intesa, un risultato che solo due anni fa sembrava impensabile. E aggiungo: l’atmosfera è cambiata. Ci sono molti Presidenti, sia da una parte che dall’altra, che non vedono l’ora, ché la collaborazione funzioni. Il dado è tratto, per la strada giusta da seguire.  Questa forte e reciproca volontà di incontro è la vera garanzia per il nostro futuro. La mancanza di ricambio generazionale dovuta all’abolizione della leva rende la nostra, Unità, non solo un’opportunità, ma una vera e propria necessità, per la nostra amata Associazione. Il nostro obiettivo non è solo quello di unire le forze, ma di far tornare la Federazione Provinciale Fanti di Vicenza una delle migliori del Nord Italia“.

Il Presidente di sezione e consigliere nazionale Flaviano Lovato ha dato lettura del saluto e del pensiero del Presidente della Regione Luca Zaia, cui ha fatto seguito l’intervento del Presidente della Provincia dott. Andrea Nardin che ha in particolare insistito sull’auspicio che si possa introdurre una certa qual forma di obbligo di servizio civile per tutti i giovani che avrebbero bisogno di riscoprire i valori del vivere, della società, della comunità civile, soprattutto oggi,… Temi che sono stati ben richiamati anche nelle riflessioni dense e originali, di chi si è poi susseguito negli interventi, Alessandro Marchetti in qualità di rappresentante del Sindaco di Vicenza, l’onorevole Elena Donazzan che ha ben fatto notare come oggi sia sempre più difficile “vedere” la realtà delle cose (vedere è capire e far proprie le verità) e non solo “guardare ” con superficialità e distrazione ciò che sul proprio mondo quotidiano passa e va. Da ciò la necessità dell’educazione e formazione adeguate e della responsabilizzazione che oggi è difficile assicurare alle nuove generazioni. In modo molto originale e coinvolgente, come sempre, ha chiuso il ciclo degli interventi l’architetto Gianni Stucchi, Presidente nazionale dei Fanti, collegando l’immagine dei valori “del passato” libertà, onore, fedeltà, con il dovere di richiamarli alle generazioni di oggi, anche attraverso le nostre testimonianze, i nostri esempi, le nostre azioni… “”ONORARE I CADUTI, OPERANDO PER I VIVI”

Come abbiamo potuto vedere in qualche foto, nel piazzale era presente anche una camionetta americana. Questa e ben altri mezzi militari d’epoca erano stati sistemati nel piazzale antistante al ristorante in cui si è poi svolta la festa. Di tutti questi preparativi e il gran lavoro per la loro sistemazione si è occupato il fante Luca Santagiuliana che, assecondando il desiderio del Presidente di sezione nel volere arricchire la giornata dei Fanti con questi reperti di guerra, si è dato tantissimo da fare prima e dopo la festa:

E poi arriva il momento della convivialità: