Patronesse di Vicenza: cena “de ‘sti ani “

C’era una volta…

Così cominciavano le fiabe che “sti ani” i nostri nonni ci raccontavano, seduti davanti al focolare e così comincio anch’io, per raccontarvi di una serata d’altri tempi, dai gusti e dai sapori “de ‘na volta”.

Quando non c’era il freddo pellet a riscaldare le nostre stufe, ma la calda e scoppiettante legna e le donne facevano la polenta nel “caliero”, con i bimbi che “i coreva” in giro e i giocava a “ciupascondere”.

Perché è questo quello che abbiamo rivissuto sabato 21 ottobre a Molina di Malo, grazie al nostro fantastico Comitato Patronesse Vicentine che ha organizzato tutto alla perfezione.

Un po’ nascoste c’erano le formidabili cuoche Annalisa, Elisa, Loretta, Manuela e Mariuccia, che con mirabile maestria ci hanno fatto riassaporare i gusti della nostra trazione, come la “polenta con lo scopeton”, i bigoli con l’arna, il cotechino e la “fornarola”.

Ad aiutare nell’organizzazione e a servire ai tavoli, rigorosamente abbigliate come un tempo, con le gonnellone lunghe e le “traverse”, c’erano Celestina, Elisa, Gabriella, Giulietta, Lucia, Maria Assunta, Mina, Mirella, Nadia, Rosanna, Rosetta, Rita, Vilma.

In una festa che si rispetti, non poteva mancare, oltre al cibo e al buon vino, una simpatica e allegra animazione, curata dagli interventi comici e dialettali di Jani e dall’ accompagnamento musicale di Andrea con la sua fisarmonica.

Più di 170 persone hanno partecipato con vivo entusiasmo a questa particolare serata, dove anche la location (tanto per continuare con i termini dialettali!), era stata studiata nei minimi dettagli. Nel grande salone della scuola le tovaglie erano rigorosamente a scacchi, come si usava nelle antiche “osterie”, e alle parerti erano affisse vecchie immagini in bianco-nero della vita del secolo scorso, quando non esistevano gli smartphone ad immortalare ogni istante del nostro tempo.

Ad occuparsi, invece, del servizio fotografico moderno, non poteva non esserci la nostra immancabile Patrizia, che con occhio quasi chirurgico, è riuscita acogliere ogni attimo ed ogni emozione che la serata ha saputo regalarci.

A chiusura della cena l’estrazione della lotteria, anch’essa in tema con l’evento, con premi che spaziavano dalla frutta alla verdura, dalle uova ai fiori.

Il ricavato della serata andrà ai progetti umanitari di cui l’ Associazione dà il suo sostegno, perché ricordiamoci che le Patronesse si adoperano nel sociale e nella beneficenza.

Un ringraziamento speciale va quindi rivolto alla nostra preziosa Presidente Nadia Giacomoni, che instancabilmente si prodiga per il bene dell’ Associazione. io oserei chiamarla la Presidente operaia, perché non sta mai ferma, è sempre indaffarata a lavorare e a controllare che tutto proceda nel modo giusto.

Quindi grazie a lei e a tutte le Patronesse che insieme si adoperano nel sociale per aiutare chi è in difficoltà.

Complimenti e alla prossima occasione.

Perdoncin Samanta

 

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