Ricordando le Foibe

Marostica 8 febbraio 2020 – cerimonia in memoria dei martiri delle foibe

Otto anni fa, il 10 gennaio 2012, a Marostica fu inaugurato il monumento eretto a memoria dei martiri delle foibe.

Martiri che hanno dato la vita pur di dichiararsi italiani e proprio la Sig.ra Edda Rocco, transfuga istriana riparata a Marostica e sempre presente negli anni a questa cerimonia, ne è testimonianza storica con il racconto della sua vita che viene tramandato dalle sue stesse parole a noi ma soprattutto ai giovani studenti delle scuole di Marostica che ogni anno partecipano a questa ricorrenza della “memoria”.

Oltre alla Sig.ra Rocco ed i suoi familiari, autorità civili, militari ed associative hanno preso parte all’evento.

Ma ripercorriamo brevemente la storia delle foibe, grandi anfratti verticali tipici del territorio carsico del Friuli Venezia Giulia.

Con il passare degli anni queste cavità naturali hanno assunto un macabro significato perché messo in stretta relazione ai massacri di persone di origine italiana ad opera dei partigiani jugoslavi.

Chi si professava italiano veniva giustiziato ed il cadavere gettato nelle foibe, in alcuni casi anche da ferito e quindi ancora vivo.

Il periodo storico che interessa questi avvenimenti inizia nel 1943, soprattutto dopo l’8 settembre, quando in Istria e Dalmazia i partigiani di Tito iniziarono a rivendicare questi territori abitati da italiani, complice la confusione e la destabilizzazione che l’armistizio aveva generato nel nostro Paese.

Continuarono fino al 1947, abbondantemente dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Per quanto riguarda le cifre le tesi sono discordi come spesso accade quando si vuole quantificare con freddi numeri degli avvenimenti così tragici. Comunque si parla di circa 11.000 morti e di 300.000 profughi.

Voglio anche ricordare che, come in molti casi accade per la Shoah, anche su questo drammatico periodo della nostra storia è sceso il velo del negazionismo le cui ipotesi vennero prima sostenute dalla Jugoslavia comunista e poi con il passare degli anni cambiarono forma sostituite da tesi che riducevano di molto questi tragici fatti ed anche il numero dei morti.

La sezione dei fanti di Marostica è stata coinvolta a suo tempo nei lavori di posatura del monumento e ne conserva ancora oggi la manutenzione e la gestione della bandiera.

Romolo Giannini

( Presidente sezione ANF Marostica )

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